SCHIENA DRITTA Per Gianmaria Testa
PALCOSCENICI METROPOLITANI
MESTRE (VE), Piazzetta Malipiero
di e con
Guido Festinese – testi e voce narrante
Paolo Gerbella – canzoni originali, voce e chitarra
Maurizio Logiacco – immagini
e con
Zeno de Marco – pianoforte
Paolo Priolo – contrabbasso
Il 30 marzo del 2016 se n’è andato, a cinquantotto anni, il cantautore e scrittore Gianmaria Testa. Non è retorico affermare che ha lasciato un vuoto incolmabile, perché la raffinata asciuttezza delle sue canzoni ha raggiunto vertici poetici toccati solo da Fabrizio De André, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Franco Battiato e pochi altri.
Da un iniziale percorso nel solco degli chansonnier francesi, Gianmaria Testa era via via approdato a una personalissima e scabra forma di canzone – poesia, che cercava e trovava sempre con le parole giuste il confronto con la realtà in continuo mutamento, e con i sentimenti veri sviliti dal chiacchiericcio continuo ed egolatrico dei social media.
Ci rimangono però i suoi dischi, ora tutti in ristampa in curate edizioni in vinile e in cd, uno scrigno di bellezza che comprende autentici capolavori come “Lampo”, “Altre Latitudini” e “Da questa parte del mare” (diventato anche un libro per Einaudi) , parole e note d’autore a un livello altissimo, peraltro assai apprezzate anche in Francia, Germania, Canada. Dischi che possono annoverare il contributo di musicisti straordinari, tutti da riscoprire.
Guido Festinese nel suo lavoro giornalistico ha conosciuto bene Gianmaria Testa, diventandone amico. Schiena Dritta / Per Gianmaria Testa è nato come un tributo d’affetto e di stima senza fine per il grande autore piemontese, concepito in maniera del tutto innovativa, e senza retorica.
La scaturigine è stata un filastrocca donata a Gianmaria nel 2007, che, ritrovata, ha fatto da innesco per una serie di “quadri”, come le stanze successive di un’antica poesia. Con le parole in scena sbalza fuori la vita, l’impegno, la forza poetica, l’incredibile capacità di riflessione e d’arte di Testa.
Nei testi è possibile ritrovare molte parole – chiave che Testa usava nei propri brani, citazioni indirette e dirette che i cultori del grande cantautore, poeta e scrittore coglieranno senza difficoltà, e che hanno fornito lo spunto per le narrazioni, che tutti possono apprezzare.
Le parole dei “quadri di vita” di Festinese, a propria volta, hanno ispirato al cantautore genovese Paolo Gerbella (tre dischi all’attivo molto apprezzati dalla critica) altrettante canzoni – quadro che da quelle riflessioni prendono il via, portando il discorso su ulteriori, consonanti orizzonti poetici.
Un tributo al quadrato, dunque, o forse al cubo, mai tentato in Italia, il cui senso è riattivare un canale d’ascolto privilegiato per la grande arte di Gianmaria Testa, chiudendo e riaffermando un cerchio di vita e d’arte.
Un concerto – recital che scorre in sincronia con le immagini raffinate di Maurizio Logiacco (vincitore di svariati concorsi fotografici, allievo di Steve Mcurry) che sta diventando anche un cd/book con ospiti importanti.