CANTATA CONTRO LA GUERRA – verso LA DOLOROSA di Cristian Ceresoli

CANTATA CONTRO LA GUERRA

verso LA DOLOROSA Prove Aperte

MARTEDÌ 19 e MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE ore 20.30

TEATRO PALLADIUM Roma

Biglietti a questo link

https://www.boxol.it/TeatroPalladium/it/advertise/cantata-contro-la-guerra/480654


L’occasione straordinaria di assistere a un’anteprima in forma di concerto per il Natale del 2023.

Un momento unico per ascoltare dal vivo, in anticipo di un anno sul debutto ufficiale, l’opera musicale degli artisti artefici del successo mondiale de La Merda.

CANTATA CONTRO LA GUERRA verso LA DOLOROSA (Prove Aperte)

di Cristian Ceresoli

con Silvia Gallerano voce, Fabio Monti voce, Gianluca Casadei fisarmonica

musica di A. Pizzicato, G. Casadei, C. Ceresoli, S. Piro, C. Vetrone, S. Gallerano, F. Monti

coro delle adolescenti Lara Ceresoli, Francesca Barba, Anna Maschietti

maestra del coro Francesca Olivia Risoli

Nicola Ceresoli alle lettere di un bambino a Dio

direttore musicale Stefano Piro

fonico Giorgio Gagliano – audio Lorenzo Scavazza

 

un’iniziativa di Spin Time sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo

realizzata da Frida Kahlo Productions, Produzioni Fuorivia, Teatro di Dioniso
in collaborazione con PAV e Centro Alta Formazione Teatro

e dedicata alle bambine e ai bambini in guerra

«Ho desiderato scrivere una canzone, ma che durasse settanta minuti, e da lì vedere cosa ne sarebbe successo.

Ma forse, ancor più che una canzone, ho provato a scrivere una festa.

Una festa dove un branco di tredicenni si rivolta.

Una specie di inno alla gioia».

Cristian Ceresoli

Lo spettacolo

Uno spettacolo originale che sembra un concerto ma che è anche un musical (e una festa) dove a ballare sono i corpi di chi ascolta e dove ci si lascia trascinare, cantando, in coro, sulle strade della Palestina da una banda di ragazzini che con il loro entusiasmo e un capitano un po’ speciale – tra una partita di pallone e i carri armati – mette in piedi una festa mondiale che, per un momento, sembra davvero cambiare la storia.

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LA DOLOROSA è una canzone travolgente, che fa venir voglia di ballare: ci si commuove, si ride, e “si vede”, ascoltandola, una delle storie più belle della storia – una di quelle storie raccontate e tramandate milioni di volte, ma che stavolta scegliamo di suonare dal vivo, con impeto di festa e rullar di tamburi, e voci che si intarsiano e spaccano il cuore e madri che fuggono dalla guerra coi loro figli allacciati al seno e migrano nelle grandi città con lo struggente suono della fisarmonica, e gli invalidi che ballano il cha cha cha, e la moltiplicazione dei pesci, e del vino, e due miracoli di cui nessuno aveva mai sentito – ma soprattutto un’incontenibile, irrefrenabile, anarchica voglia di ribellarsi alle ingiustizie della storia.

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LA DOLOROSA è stata scritta prima de La Merda, ma non è stata portata compimento fino ad ora. Anche in questo caso si tratta di una partitura – qui specificamente di un’opera musicale – dove le parole sono scritte per essere cantate e la storia del Figlio della Gioia (che viene osannato e poi inchiodato, con sua madre che si strazia dal dolore) viene portata nelle piazze e nei teatri in forma di festa. Una storia (o poema) il cui testo in metrica è già concepito per avere un’esecuzione cantata, dove la poesia viene composta come se fosse musica e la letteratura diventa una spartito per il canto degli interpreti che si offrono alle diverse comunità con la forza scatenante di un concerto. Dove si incarna la parola, e si ascolta la rivolta.

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Cristian Ceresoli la sua scrittura d’esordio è La Merda (2012), uno “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana che gli è valso numerosi premi internazionali tra cui il Fringe First Award for Writing Excellence (primo scrittore italiano) e che è stata tradotto, pubblicato o messa in scena in numerose lingue tra cui l’inglese, il greco, il danese, il ceco, lo spagnolo, il gallego, il portoghese, il francese, il tedesco, lo svedese, il norvegese. Da oltre dieci anni registra un grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo. Happy Hour (2019) debutta in Danimarca e Italia ed è tuttora in tour. Le Favolose, film diretto da Roberta Torre, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia #79. Ceresoli sta finendo di scrivere un libro sull’incapacità di scrivere un libro e la sua vita con un “cane nero”. Dal 2013 collabora la con Richard Jordan Productions, vincitrice di Olivier, TONY e EMMY Awards.

Silvia Gallerano è la “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) prima attrice italiana a vincere il The Stage Award (2012) come Best Solo Performer per La Merda. Una “assoluta scoperta per il cinema” (Marco Giusti, Rai2) lavora in produzioni televisive e cinematografiche di successo come Bang Bang Baby (Prime Video), The Beast (Netflix), Il Miracolo (Sky), Riccardo Goes To Hell (Torino Film Festival, Prime Video), Asino Vola (Locarno Film Festival, RaiPlay), Baby (Netflix), Chiamami Ancora Amore (RaiPlay). In Francia è membro del team di ricerca della Fabrique Autonome des Acteurs, un centro di studi e produzione sulle arti performative.

Stefano Piro è compositore, strumentista, cantante e produttore. Dopo aver vinto il Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo, è supporter di Vasco Rossi in tutto lo Stupido Hotel Tour con la band Lythium in qualità di frontman e autore. Scrive testi per i Matia Bazar, colonne sonore per film Standing Army, The Street Child, Soyalism, Commedia Triste, pubblica due album da solista osannati dalla critica Notturno Rozz (Warner Chapel) e Forme di vita del genere umano a colori (Venus), due assieme agli Arm on stage di cui è fondatore, con Gnut e Folco Orselli, produce assieme a Laurent Dupuy, doppio Grammy Award, l’album Amay (2016) di Neripè, candidato al Tenco come miglior opera prima, con la collaborazione dell’astronauta Samantha Cristoforetti. Dal 2014 è produttore dei Guappecartò, le cui opere sono colonna sonora di Gatta Cenerentola (2017) pluripremiato film d’animazione presentato a Venezia e in corsa per gli Oscar, poi vincitore di 2 David di Donatello.
Nel 2020 Stefano compone la colonna sonora di “Rigoletto 2020” di Indigo Film, film doc sul kolossal prodotto da “Teatro dell’Opera di Roma” con Daniele Michieletto e diretto da Davide Gatti, presentato al circo Massimo e trasmesso a Capodanno su Rai 3.

Gianluca Casadei è un musicista diplomato in fisarmonica classica. Ha collaborato con: Cliff Korman Ensemble, Ascanio Celestini, Tinto Penaflor, Paolo Vivaldi, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Marco Paolini, Alessandro Mannarino, Musicians for Human Rights, Giuseppe Spedino Moffa, Musica da Ripostiglio, Fabrizio Siciliano, Orchestra Sinfonica del Teatro di Russe, Lorenzo Monguzzi, Corimè, Gabriele Coen; New Klezmer Quartet, Roma Orquesta Tango, Tarantula Rubra Ensemble, Nuove Tribù Zulu, Ottaedro, Dreidel, BalTabaren. Ha scritto musiche per teatro, televisione e cinema. In teatro ha lavorato anche con: Matteo Belli, Giorgio Albertazzi, TeatridiMare-Compagnia Caika, Patrick Rossi Gastaldi, Cristian Ceresoli, Ruggiero Cappuccio, Mariangela D’Abbraccio, Antonio Pizzicato, Francesco Tavassi, Teatro Potlach, Enrico Bonavera, Consuelo Barilari. È stato docente al laboratorio musicale Jesce Fore dall’Associazione Culturale Tarantula Rubra presso l’Istituto Circondariale di Rebibbia a Roma, che ha portato alla realizzazione di un Cd a cui hanno partecipato gli stessi detenuti e noti artisti. Ha pubblicato articoli su fisarmonica e jazz sulla rivista Fisarmoniae e sui siti jazzitalia.it e jazzconvention.net.

Fabio Monti è un autore, attore, regista catanese, formatosi alla scuola “Paolo Grassi” di Milano, allievo di Danio Manfredini, Gabriele Vacis, Maria Consagra, specializzatosi alla École des maîtres diretta da Franco Quadri con il maestro J. Delcouvellerie. È stato tra i fondatori della compagnia Dionisi (insieme, tra gli altri, a Silvia Gallerano, Paolo Mazzarelli, Renata Ciaravino). Protagonista dello spettacolo di Peter Greenaway a Ortigia Festival, ha lavorato con Fura dels Baus, Compagnia MusellaMazzarelli, Marche Teatro, Cristian Ceresoli e Silvia Gallerano, Css di Udine, Teatro Stabile di Catania. Ha vinto il Premio Pino Veneziano e il Premio Vigata di Andrea Camilleri come Migliore Attore.

Francesca Olivia Risoli è un’attrice, danzatrice e cantante diplomata in danza classica alla RAD (Royal Academy of London). Nel 1999 studia negli USA alla Brown University, in Theater Arts and Performance Studies. Si diploma alla Bernstein Academy of Musical Theater nel 2002. Vince una borsa di studio alla Guildford School of Acting di Londra.
Studia con Carl Anderson, Boublil and Schoenberg, Mary Setrakian, con Danny Lemmo dell’Actors’ Studio di New York, Francesca De Sapio, Lev Donin, Danio Manfredini. Lavora nelle più importanti produzioni italiane di musical e per la prosa, il teatro sperimentale e il cinema. Interpreta Maria Maddalena in “Jesus Christ Superstar”, è Johanna in “Sweeney Todd “, Piccarda Donati ne “La Divina Commedia,L’Opera”, Titania nel “Sogno di una Notte di Mezza Estate”. Coprotagonista nel film “E fu sera e fu mattina” di Emanuele Caruso. Scrive con il compositore Stefano Piro e con la collaborazione di Sabrina Impacciatore e Samantha Cristoforetti , il suo primo Concept Album “AMAY” dove canta le storie di nove grandi donne della storia.

Lara Ceresoli, Anna Maschietti e Francesca Barba sono tre giovani musiciste della stessa età dei protagonisti della storia, gli scalmanati e festosi adolescenti protagonisti della rivolta. Sono il coro, tra la folla.

Nicola Ceresoli è un bambino, che tra un respiro e l’altro, durante il concerto, proverà a leggere tre piccole lettere a Dio.

La Merda

Translator

 

Silvia Gallerano in
La Merda
di Cristian Ceresoli

una produzione Frida Kahlo Productions (Milano)
con Produzioni Fuorivia (Alba)  e Richard Jordan Productions (London)
in collaborazione con Summerhall (Edinburgh) e Teatro Valle Occupato (Roma)
direttore tecnico Giorgio Gagliano

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Lo spettacolo

Dopo aver vinto l’oscar del teatro europeo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall’Europa al Brasile, dall’Australia al Nord America) dopo circa 600 repliche e a distanza di oltre 11 anni dal suo debutto nel 2012, il poetico flusso di coscienza sulla condizione umana – il fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock – prosegue il suo live tour, sia nelle grandi città che nelle sperdute periferie e provincie.

Lo “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana di Cristian Ceresoli che gli è valso il Fringe First Award for Writing Excellence per la scrittura, è stato tradotto oltre che in inglese, in greco, danese, ceco, spagnolo, gallego, portoghese brasiliano, norvegese, svedese e francese, mentre è in corso di traduzione in numerose altre lingue. Viene pubblicato in edizione bilingue Italiano–Inglese dalla Oberon Books di Londra nel 2012 e nel 2017 in Italia da Gallucci HD.

L’interpretazione “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) di Silvia Gallerano viene accolta da più di sette anni da commosse ovazioni. La Gallerano, che interpreta La Merda sia in inglese che italiano, è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence.

La Merda si manifesta come uno stream of consciousness dove, in poesia, si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.

La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.

Quotes Stampa
‘Un’opera sublime quanto brutale.’
El País (Spagna)

‘Straordinaria, dura, senza compromessi e assolutamente memorabile. Potenti e coinvolgenti parole che ti trascinano dentro e scuotono, lasciandoti disorientato, disturbato e euforico.’
★★★★ The Times (UK)

‘Un atto di rivolta e libertà. Nella sua rabbia discorsiva, con verità e delirio, ciò che emerge è l’essere umano interrogato e ritratto in alta letteratura.’
Estadão (Brasile)

‘Straordinaria, terrificante e difficile da guardare, impossibile da ignorare. Una pièce così letteralmente e metaforicamente nuda, rabbiosa e cruenta che quando abbandoni il teatro ti senti come scuoiato di tutta la tua pelle.’
★★★★ The Guardian (UK)

‘La viscerale performance di Silvia Gallerano rimarrà con voi per anni.’
★★★★★ The Stage (UK)

‘Pensate a Beckett sotto steroidi.’
The Georgia Straight (Canada)

‘Devastante flusso di coscienza. Una delle più incredibili performance mai viste.’
★★★★ The Scotsman (UK)

‘È come entrare in un circo. La belva pronta, sul trampolo. Guarda, annuisce, ruggisce. Di fronte a lei, senza alcun riparo, tutti i domatori. La Merda non è uno spettacolo. È un’esperienza. Assoluta. Quindici minuti di applausi finali. Imperdibile.’
La Repubblica (Italia)

‘Stiamo parlando della vera rivoluzione auspicata dal cineasta Pier Paolo Pasolini.’
★★★★ Folha de São Paulo (Brasile)

‘Violenta e senza pietà. Tutti dovrebbero vedere La Merda, sentirne l’odore acre cui ci si abitua facilmente, percepirne la disperazione e l’oltraggio al quale ci sottopone.’
Il Manifesto (Italia)

‘Anti-fascista e anti abuso; contro chi esercita potere su gli altri.’
The Advertiser (Australia)

‘Carica emozionale e cruenta immediatezza, un teatro in grado di fare davvero qualcosa.’
★★★★★ Politiken (Danimarca)

‘Brutale, bestiale, irreverente e ancora bellissima, La Merda è una ricostruzione pressoché perfetta del genere umano, della società nella sua manifestazione più potente, disperata, vulnerabile e dolorosa.’
★★★★ The List (UK)

‘Una sinfonia verbale assolutamente travolgente. In qualche modo perverso, la coinvolgente onestà di tutto ciò che scorre è semplicemente irresistibile.’
★★★★ The Herald (UK)

‘È diventato un fenomeno di per sé, non appena ne viene annunciata la presenza, registra immediatamente il tutto esaurito. Ecco il testo che ha stupito l’Europa denunciando la società-spettacolo.’
La Stampa (Italia)

‘Il monologo rivoluzionario.’
Il Sole 24 Ore (Italia)

‘Una voce s’è desta. Un grido di dolore. Uno stimolo a liberare il nostro paese.’
L’Unità (Italia)

‘Questo è carne nella tradizione di Artaud, potente, politica e poetica.’
★★★★★ Examiner (USA)

Biografie

Silvia Gallerano – Attrice

Il premio The Stage 2012 for Acting Excellence Silvia Gallerano “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) è la celebre performer de La Merda di Cristian Ceresoli, che interpreta in italiano e inglese. Con La Merda la Gallerano vince il The Stage Award 2012 come Best Solo Performance (prima attrice italiana), il Fringe First Award 2012, l’Arches Brick Award 2012 e riceve una nomination ai Total Theatre Award al Fringe Festival di Edimburgo. Tra gli altri, vince anche il Premio della Critica 2012 come Miglior Spettacolo. La Gallerano, “una assoluta scoperta per il cinema” secondo Marco Giusti a Stracult (Rai2), è Betta in Riccardo va all’inferno (Torino Film Festival 2017) di Roberta Torre, è protagonista di Asino Vola di Paolo Tripodi e Marcello Fonte (Festival di Locarno 2015) e lavora con Marco Tullio Giordana in Nome di donna, con Valerio Mastandrea in Ride (TTF 2018), con Karole Di Tommaso in Mamma + Mamma (Festa del Cinema di Roma 2018), con Gianni Di Gregorio in Lontano, Lontano (TFF 2020), con Ludovico Di Martino in The Beast oltre che nelle serie Netflix Baby, Chiamami Ancora Amore prodotta da Indigo (Rai1) e in quella prodotta da Sky e scritta da Niccolò Ammaniti, Il Miracolo. In passato ha lavorato con Silvio Soldini, Marina Spada e Laura Morante. È fondatrice della Compagnia Teatrale Dionisi. Vincitrice di una Menzione Speciale al Premio Scenario per Assola, la Gallerano ha lavorato, tra i molti altri, con Serena Sinigaglia, Veronica Cruciani, Francesco Micheli e Oscar De Summa. Conta preziose collaborazioni con il mondo della letteratura: da John Berger a Suad Amiry, da Mahasweta Devi e Assia Djebar.

 

Cristian Ceresoli – Scrittore

Cristian Ceresoli è uno scrittore, nato a Bergamo nel 1975. La sua scrittura d’esordio è La Merda (2012). Lo “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana gli è valso il Fringe First Award for Writing Excellence (primo scrittore italiano), l’Arches Brick Award for Emerging Art e una nomination ai Total Theatre Award for Innovation al Fringe Festival di Edimburgo del 2012. In Italia, tra gli altri, il Premio della Critica. La Merda, originariamente scritta in italiano, è stata tradotta, pubblicata o messa in scena in numerose altre lingue, tra cui l’inglese, il greco, il danese, il ceco, lo spagnolo, il gallego, il portoghese, il francese, il tedesco, lo svedese, il norvegese. L’opera è pubblicata in edizione bilingue dalla casa editrice inglese Bloomsbury/Oberon Books nel 2012 e nel 2017 in Italia da Gallucci HD. La produzione originale, interpretata in inglese o in italiano dal Premio The Stage Silvia Gallerano, ha registrato un grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall’Europa al Brasile, dall’Australia al Nord America). A otto anni dal suo debutto, il fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto come un concerto rock – continua il suo tour dal vivo registrando il tutto esaurito sia nelle grandi città che nelle sperdute periferie e provincie. La produzione brasiliana (A Merda) interpretata da Christiane Tricerri, così come la produzione danese (Lort) interpretata da Danica Curcic e quella Norvegese (Dritt) con Helga Guren, realizzano lunghi tour costellati da sold out e prestigiosi riconoscimenti nazionali. Nel 2009 ha scritto un’opera cantata intitolata La Dolorosa, Canzone al Vangelo o ai Bambini Bombardati in Palestina (2009). Su commissione dell’Arena di Verona, scrive il libretto d’opera Othello Sex Machine (2013). Nel 2019 il debutto in Danimarca e Italia, nel 2020 in Norvegia, della sua nuova lisergica e psichedelica scrittura intitolata Happy Hour (2019). Il “disperato, agghiacciante, feroce e poetico” testo viene composto a partire dal 2007, come il secondo frammento di uno stesso paesaggio, come se (con La Merda) le due opere illuminassero parti dello stesso dipinto. Happy Hour è stata nominata come Best New Play da Copenhagen Culture. La produzione italiana con Silvia Gallerano & Stefano Cenci e la produzione danese con Özlem SaglanmakAsbjorn Krogh Nissen sono entrambe dirette da Simon Boberg, regista di fama internazionale già direttore della produzione teatrale e televisiva di Lort (La Merda) in Danimarca. La produzione norvegese con Helga Guren & Karl Vidar diretta da Audny Chris Holsen debutta nel settembre del 2020. Ceresoli ha da poco terminato la scrittura del suo primo film Home Video Memories insieme a Roberta Torre (con Silvia Gallerano come protagonista) per cui ha vinto il bando dedicato alle scritture del Ministero della Cultura. Vince invece il bando del ministero dedicato alla produzione, oltre al bando della Film Commission Torino Piemonte, con il film Le Favolose, sempre per la regia di Roberta Torre. È ora impegnato nella scrittura della sua prima serie tv, intitolata iConfess, con il regista irlandese Conor Morrisey (EastEnders, Casualties) e nella scrittura di un libro. Dal 2013 collabora con Richard Jordan Productions produttore vincitore di Olivier, TONY e EMMY Awards.