Fondazione Mirafiore – Laboratorio di Resistenza Permanente
Daniele Silvestri

Nato a Roma, nel 1994 pubblica il suo album d’esordio, intitolato “Daniele Silvestri”. Vince il Premio Tenco come migliore opera prima dell’anno e partecipa a “Sanremo giovani” con il brano “Voglia di gridare”. L’anno successivo replica sul palco dell’Ariston con “L’uomo col megafono”: canta seduto su uno sgabello, mostrando alcuni cartelli colorati con le frasi più significative della canzone. Come spesso succede a Sanremo, l’ultimo posto in classifica sarà sinonimo di successo discografico. Il suo talento viene riconosciuto subito da una giuria di autori, che assegna il Premio Volare a “L’uomo col megafono” come miglior testo letterario della gara sanremese.

Premiato con la “targa Tenco” per il singolo estivo “Le cose in comune”, continua componendo musiche per il teatro e producendo altri dischi con la sua band (in cui al basso c’è Max Gazzè).
Al Festival di Sanremo del 1999 si presenta con il brano “Aria” che vince il premio “Mia Martini” e nel 2002 con il brano Salirò fa il boom di ascolti in radio e di vendite. La carriera prosegue tra numerose collaborazioni, dai Tiromancino alla PFM, da Mina a iccolò Fabi e Max Gazzè, ai quali è legato da vecchia amicizia.
Anche il cinema entra a far parte della carriera di Silvestri che firma la colonna sonora di film come “Cuori al verde”, “Netturno bus”, “Immaturi – il viaggio”, “Tutta colpa di Freud”.
Nel 2007 torna a Sanremo con “La paranza” che gli vale un quarto posto e il primato di brano più trasmesso dalle radio e più scaricato insieme al vincitore del Festival Simone Cristicchi.
L’album Acrobati è edito nel 2016 e anticipato dal singolo “Quali alibi”. Tre anni dopo arriva il nono album in studio La terra sotto i piedi. Nel luglio 2019 rivince la targa Tenco, categoria “canzone singola”, con Argentovivo.

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